Discussioni:vazzumara
Ref vazzumara
canciaa l'italià d'Amèrica: azzoraiti (that's all right), vazzumara (what's the matter)
INVESTIGATION OF ITALO-AMERICAN BILINGUALS
azzoratti (that's all right), vazzumara (what's the mat- ter?), goraelli (go to hell) which show the influence of English ...
Fonti: http://www.jstor.org/stable/477670
The bilingualism reader - Li Wei
For example, Sicilian-Americans may use the English collocation son of a gun as the unit adjective sonamagonga in their Italian speech, or reduce highly frequent sentences like I don't know and What's the matter to units like aironò and vazzumàra (Menarini, 1939)
leksik interferensiya faktı kimi qavranılır ki, (məs: dilçi, ABŞ italyancasının tədqiqatçısı Menariniyə istinadən, azzoraiti (<that”’s all right), hər şey qaydasındadır; oldu»; variuvanni (<what do you want?) «siz nə istəyirsiniz?»; goraelli (<go to hell!) «cəhənnəm ol!» vazzumara (<what’s the matter?) «nə baş verib?» və ya siriollo (<city hall) «ratuşa»; «bələdiyyə»; sanemagona (<son of a gun) «fırıldaqçı» və s. bu kimi faktları qeyd edir),
Fonti: http://www.anl.az/el/h/ha_addfvf.pdf
New York City: an outsider's inside view Par Mario Maffi
Italians living in Brooklyn and Little Italy remodeled language and dialect in their continual reworking of American English, coming up with sciaddappa (shut up), goraelli (go to hell!), toidàvenne (Third Avenue), vazzumara (what's the matter?), and tamaniollo (which, it seems, stood for the beer rankard that emissaries from Tammany Hall - the name given to the corruption-ridden headquarters of the Democratic Party in New York- offered newly arrived immigrants from Sicily in exchange for their vote)
ref vazzemaru - uozzemera - uozzemara - uazzemarre
canciaWhat's the matter?
- uozze mera (Val Rendena, Trento Alto-Adige)
- uozze mara (Latium)
- uazzemàrre (Salento, Apulia)
- vazzemaru (Sicily)
How are you?
- avaia (Val Rendena, Trento Alto-Adige)
- avaia (Latium)
ref Wazza mara you
canciaMario Selvaggio Wazza mara you??!!! Bella jobba ca fattu... ma fattu fa una di chiddri
Fonti http://www.webalice.it/giuliano.albrizio/archivio/novembre09.html
l'italo-americano diventa la lingua standard mentre vengono usate forme semplificate della lingua inglese. In questa fase l'italo-americano controlla la sua koinè e una forma d' inglese Pidgin. Esempi di inglese Pidgin sono: "Wazza mara you?" per dire "What's the matter with you?" oppure "Sciarappa" per "Shut Up!".
In uno studio che tratta di interferenze lessicali Correazzoli osserva che i principali meccanismi d'interferenza sono quelli che dell'adattamento dei termini secondo lo schema grammaticale della lingua italiana.Oppure le parole inglesi vengono trasformate secondo le regole della fonologia italiana e quindi "Ticket" diventa"Tichetta", "But" diventa "Batti", "Job" "Jobba". Le consonanti poco familiari, come ad esempio /ks/, venivano adattate al sistema fonetico italiano inserendo una vocale epentetica e così il termine "Box" diventava "Bocchise".
Alcuni fonemi scomparivano o venivano rimpiazzati da altri (scompariva la -H- come fonema iniziale mentre la /th/ diventava -D-. Un altro fenomeno d'interferenza riguardava il cambiamento del significato delle parole sotto l'influenza del modello inglese monofono. "Fattoria" (farm) stava a significare "factory", "spellare" (to skin) sta ad indicare "to spell" e così via. L'interferenza semantica produce nuove frasi dovute al calco dei morfermi della lingua nativa, ad esempio "to make troubles" veniva tradotto come "fare disturbi".
Fonti: http://www.funteaching.it/project/Dossier05/L'%20italo-americano.htm
ref uozzemare
canciaIo già stevo ‘mpenzierito... auaie” [how are you?] (34). La pronuncia fricativa th- diventa dentale: dis (this), der (there), da (the), dezzol (that’s all). Una vocale è aggiunta alla fine della parola angloamericana: oppo (up), natingo (nothing), orioppo (hurry up), gherle (girl), iu mecche mi sicche (you make me sick). Alla parola modificata si applica spesso il rotacismo napoletano d > r : Scerappe evry barì (body > barì) (shut up every body). Viene imitato anche lo slang e il linguaggio colloquiale: iu gonne si (you are going [gonna] see), mi no itte natingo (Me [I] not eat nothing [enything]) (30). E ancora: Iù gonne si iur gherle – Ies – Too leit n’aru uanno is oppe stese (you are gonna see your girl – Yes – Too late, another one is upstairs) (193).
Alla fine del saggio è aggiunto un utile “lessico italo-americano,” da cui citiamo alcune voci: giobba (‘lavoro,’ da Job), monì (‘danaro’, da money), pennì (‘monetina, centesimo’, da penny), murghegge (‘mutuo ipotecario’, da mortgage), dezzol (‘basta, è tutto’, da that’s all), Bruccolino (luogo, Brooklyn), custumi (‘clienti’, da customer), ghella (o gherla, ‘ragazza’, da girl), bassamento (o basciamente, ‘sottinterrato’, da basement), besinisso (o bisinisso, beseness/o, besenisso/e, ‘affari, affari parsonali, vendita’, da business), naise (‘bello, piacevole’, da nice), olrraite (‘bene, giusto’, da all right), orrioppo (o orrioppa, arrioppi, ‘spicciati’, da hurry up), uozzemare (‘che cosa succede?’ da what’s the matter), grussaria (‘negozio alimentare’, da grocery [store]), ecc.